Bahrain-Merida, Rod Ellingworth sprona Mark Cavendish: “Non è vecchio, è un atleta di livello mondiale”

Mark Cavendish sarà uno dei corridori più importanti della Bahrain-Merida. La squadra asiatica ha deciso di sfidare la sorte ingaggiando l’ex velocista Campione del Mondo, reduce da una conclusione di avventura alla Dimension Data, che lo ha escluso dall’ultimo Tour de France, non certo felice. 34 anni e 13 anni di professionismo alle spalle, il britannico proverà a rilanciare la propria carriera con il cambio di squadra, nella speranza di rimpinguare il proprio record di vittorie che è fermo dal febbraio 2018, quando vinse la terza tappa del Dubai Tour. Il grande obiettivo di quest’anno erano gli Europei di Alkmaar, ai quali non è riuscito ad andare oltre il 31° posto.

“È una sfida, ma credo che possa vincerla”, ha detto il nuovo Team Principal Rod Ellingworth in un’intervista a Cyclingnews, aggiungendo che gli ha detto chiaramente che “è qui per fare un lavoro”. Ognuno ha il proprio ruolo in squadra e il suo è chiaro: “Ho detto a Mark molto chiaramente che lui è un ciclista e che ‘tu o sei qui per vincere o aiutare a vincere'”.

“Penso solo che abbia bisogno di farla semplice e di tornare a quello che fa davvero bene. C’è stato un periodo in cui ha lottato a causa della malattia e penso che ne sia uscito distrutto mentalmente. Il mio compito è assicurarmi di sostenerlo il meglio possibile e poi vedremo cosa possiamo fare“. La partita, secondo il dirigente, si gioca quindi soprattutto dal punto di vista mentale: “Gli ho anche detto che non è vecchio e che ha esperienza. Ha solo 34 anni e nel grande scacchiere delle cose non è vecchio, è giovane” precisa. Inoltre, ne incensa la poliedricità: “Solo l’abilità atletica di passare da una disciplina all’altra è fenomenale. Piaccia o no, è un atleta di livello mondiale“.

Questo acquisto non rappresenta quindi solo un’operazione di facciata: “Può essere un ambasciatore fantastico per la nostra squadra e il nostro sport, ma c’è il reale desiderio di vincere di nuovo e il modo in cui la vedo io è che bisogna provarci” è la sua opinione in merito. “Se Mark non ci riuscirà non sarà per non averci provato” conclude, facendo trasparire una certa fiducia: “E se sovverte i pronostici e vince una tappa al Tour e l’intero sogno del Tour è di nuovo vivo? Sono pronto, penso sia splendido, quindi partiamo”.

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